18 Mar 2014
Supplementare strepitoso e vittoria strappata con i denti
Vercelli Basket - Teneroni Asti 75-60
(parziali: 10-13, 19-15, 11-10, 17-19, 18-3)
Vercelli Basket:(7) Davide Pisani 6 p.ti, (10) Davide Simone 17 p.ti, (12) Luca Bertotto 10 p.ti, (13) Matteo Pezzoli, (14) Mauro Braghin, (15) Giacomo Mattea 24 p.ti, (18) Paolo Barale 2 p.ti, (19) Paolo Ziino 4 p.ti, (21) Federico Corona 8 p.ti, (32) Simone Bendazzi 4 p.ti.Allenatore: Giorgio Lobascio.
Teneroni Asti:(0) M. Raviola, (4) F. Rovani 6 p.ti, (5) R. Forno, (6) F. Rovani 3 p.ti, (10) L. Panaro 1 p.to, (14) D. Accomasso 15 p.ti, (15) C. Iavarone 5 p.ti, (16) M. Cerrato, (19) A. Avidano 2 p.ti, (20) G. Locatelli, (22) L. Rainero 28 p.ti, (23) S. Miglietta.
Arbitro: sig. Pescarolo Luca.
Per concludere degnamente la "trilogia dell'autoflagellazione" ci mancava solo che quel pallone, scagliato da metà campo a casaccio sulla sirena del 4º quarto nel tentativo di impattare la gara, nemmeno guardando il canestro, e miracolosamente entrato senza neppure far vibrare il ferro, fosse poi costato la vittoria al supplementare.
Capita invece che, in un periodo così parco di soddisfazioni sportive, la squadra che subisce un canestro del genere, già provata fisicamente dalla mini-rimonta inseguita per tutto l'ultimo quarto e con l'inerzia mentale contro, diventi uno schiacciasassi capace di rifilare in 5' un parziale di 18-3 agli avversari.
Certo, senza una debacle degli avversari un parziale di 15 punti in un supplementare non è spiegabile; eppure lo splendore, atletico e non, dell'extra-time (ed in parte anche dell'ultimo quarto) è avvenuto proprio quando -leitmotiv delle ultime settimane- la mancanza di un allenamento costante avrebbe dovuto tagliare definitivamente le gambe ad ogni velleità di vittoria.
Quindi come un buon catechista vi chiedo: "Quale è figlioli la morale della partita di ieri?". E come dei buoni catechizzandi dovreste rispondere: "Che se non giocassimo sempre come una mandria di eunuchi del cazzo porteremmo a casa molti più punti!!".
Amen.
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Capita invece che, in un periodo così parco di soddisfazioni sportive, la squadra che subisce un canestro del genere, già provata fisicamente dalla mini-rimonta inseguita per tutto l'ultimo quarto e con l'inerzia mentale contro, diventi uno schiacciasassi capace di rifilare in 5' un parziale di 18-3 agli avversari.
Certo, senza una debacle degli avversari un parziale di 15 punti in un supplementare non è spiegabile; eppure lo splendore, atletico e non, dell'extra-time (ed in parte anche dell'ultimo quarto) è avvenuto proprio quando -leitmotiv delle ultime settimane- la mancanza di un allenamento costante avrebbe dovuto tagliare definitivamente le gambe ad ogni velleità di vittoria.
Quindi come un buon catechista vi chiedo: "Quale è figlioli la morale della partita di ieri?". E come dei buoni catechizzandi dovreste rispondere: "Che se non giocassimo sempre come una mandria di eunuchi del cazzo porteremmo a casa molti più punti!!".
Amen.
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