Pessimo esordio in casa

Basket Mooskins - Kappadue 33-64
(parziali: 8-17; 15-15; 0-17; 10-15)

Mooskins Vercelli:
(7) Andrea Guerra 2 p.ti, (9) Marco Braghin, (12) Luca Bertotto 5 p.ti, (15) Emanuele Peluffo 1 p.to, (17) Maurizio Rova, (18) Marco Vignaduzzo 4 p.ti, (20) Stefano Carbonini 10 p.ti, (21) Federico Corona 8 p.ti, (32) Paolo Morandi 3 p.ti, (77) Dario Fontana.
Allenatore: Paolo Pontesilli.

Kappadue:
(7) Anteghini 9 p.ti, (10) D'Alba 8 p.ti, (11) Delle Noci 17 p.ti, (14) Cappellato 11 p.ti, (15) Ventricelli, (17) Ursino 7 p.ti, (19) Garzone 2 p.ti, (21) Futia 4 p.ti, (23) Vogliotti 6 p.ti.

Arbitro: sig. Alfio Pollo di Vercelli.

Caro Babbo Natale,

siamo una squadra di pallacanestro un gruppo di persone che si ritrova bi settimanalmente in pantaloncini per scroccare una doccia calda al comune, formato da una ventina di elementi che, per forma fisica ed età assomigliano mediamente più alla tua figura che a quella di uno sportivo.
Se ti fosse possibile questo Natale potresti portarci un briciolo di intelligenza per permetterci di giocare quantomeno decentemente presentarci in campo senza fare figure da stronzi in un girone senza pretese che si chiama “Basket per tutti”?

Ti racconto la nostra ultima partita così capisci di cosa stiamo parlando, ma tappa le orecchie ai tuoi elfi perché è una storia per gente con un folto pelo sullo stomaco come noi e come te.

“Ieri sera abbiamo giocato ci siamo presentati in campo contro la Kappadue per la prima partita in casa dell’anno, davanti a un pubblico di fedelissimi che difficilmente rivedremo sicuramente non rivedremo più ed è successo di tutto. Nel primo quarto abbiamo concesso il doppio dei punti ad una squadra che aveva la metà dei nostri anni. Nel secondo invece senza infamia e senza lode abbiamo tenuto botta ai veloci giocatori tibetani (che stranamente avevano tutti lineamenti da occidentali). All’intervallo, nello spogliatoio, probabilmente è fuoriuscito dalle tubazioni una strana droga oppiacea allucinogena che ha fatto rientrare i giocatori visibilmente scossi e con l’idea che ognuno dovesse cimentarsi in uno sport diverso: c’erano gli appassionati di pelota basca e di squash che lanciavano la palla contro il muro, i ballerini che provavano i pliés in area, quelli immobili che aspettavano che dalla fossa olimpica gli lanciassero il piattello (questo era lo sport che andava per la maggiore). Ora, il punteggio finale del terzo quarto è ancora in fase di calcolo, bisogna sommare i risultati dei vari sport e mediarli con i partecipanti, per il momento ci è stato attribuito uno 0 sul tabellino, ma nutriamo buone speranze sul giudice norvegese, che ci ha promesso un 9,6 nel pattinaggio di figura. Molte delle colpe sono in verità da attribuire alla notizia che si è diffusa durante l’attesa degli avversari e che narrava di un segno lasciato da Dio sul parquet e che Questi avrebbe voluto premiare il Mooskin che l’avesse trovato per primo: così tutti ad avanzare individualmente a testa bassa alla ricerca del segno, e pazienza se la pallacanestro è uno sport di squadra; un posto in Paradiso vale ben più di un assist. L’ultimo quarto è stato la giusta coronazione della giornata; un altro tempo a inseguire ed a giocare a tutt’altro che a basket. Pensa che a Vigna è venuta su la cena a forza di guardarci giocare, e dico davvero!
Che dirti ancora, meno male che non ci sono stati molti falli e la partita è scivolata via velocemente. Ma anche una colonscopia è abbastanza veloce e lo strumento ben lubrificato, ma nessuno la sceglie mai come regalo di Natale.”

Il tuo aiuto ci farebbe comodo, ti lasciamo il Natale tranquillo, noi torniamo ad allenarci alla Lanino il 29/12 e poi il 2 e 4/01 per preparare la prossima partita contro la BJC.
Ci piacerebbe che passassi a trovarci qualche volta, dalla Lapponia è sempre dritto, poi fai corso Italia e giri al primo semaforo in via Lagrange.

Perdona gli errori di battitura…

See ya, Santa!!

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